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La scala naturale e la scala temperata

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Che differenza c’è tra la scala naturale (o pitagorica, se preferite) e la scala temperata? Può sembrare una domanda per soli teorici, in realtà è uno spunto molto interessante per capire meglio la storia della musica e i suoi sviluppi nelle diverse culture e nella timeline culturale. Per un buon musicista la comprensione e la consapevolezza dell’evoluzione musicale è importante tanto quanto le conoscenze tecniche, l’armonia, il pentagramma ecc. Proviamo, quindi, a capire assieme come funzionano le scale e come si è arrivati all’attuale scala maggiore di DO, che tutti conosciamo. Intanto, butto lì una domanda, giusto per farvi riflettere sull’argomento: non sarebbe più semplice scegliere quanti suoni vogliamo utilizzare e poi dividere la scala in tante parti uguali? Faccio un esempio (e qui nasce un primo aspetto interessante e fondamentale): prendo una corda di un metro (2000, 3000 o 4000 anni fa avrebbe potuto essere di budello, oggi in nylon) e la suddivido in 7 parti uguali (o in 5